Redazione
21-02-2011, 12.02.38
http://www.wintricks.it/wtstaff/img_news/Google-Maps-Libia.jpg
Era già successo due settimane fa in Egitto (http://news.wintricks.it/web/dal-web/33347/egitto-superata-censura-internet/) quando erano scoppiate le proteste contro Mubarak: adesso Internet è stata bloccata, e poi ripristinata, anche in Libia dove la popolazione è in rivolta contro il colonnello Gheddafi. Questa volta il black-out totale, attuato dal governo libico per impedire che immagini e notizie delle sommosse finissero sul Web, è durato per circa 7 ore tra venerdì e sabato, proprio quando la protesta si è fatta più accesa e negli scontri ci sono state decine di vittime.
In seguito la Rete è stata ripristinata completamente, ma già numerosi attivisti, appartenenti al gruppo Telecomix, si erano messi all'opera per diffondere comunque tramite Web alcune immagini di quello che stava avvenendo a Bengasi, seconda città della Libia. Lo stesso gruppo aveva anche messo a disposizione alcuni numeri telefonici per collegarsi ad Internet nonostante il blocco governativo e un wiki (http://werebuild.eu/wiki/Libya/Main_Page)editabile contenente le istruzioni per superare la censura.
Su YouTube è inoltre nato il canale SaveLibya (http://www.youtube.com/SaveLibya), in cui vengono postati i video che mostrano cosa sta succedendo in Libia. Le iniziative non si fermano qui. Su Twitter un cittadino il cui pseudonimo è "@arasmus" ha creato su Google Maps una mappa (http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8&hl=en&msa=0&msid=215454646984933465708.00049c59184ae1136341a) (vedi foto in alto) per georeferenziare i luoghi in cui stanno avvenendo gli scontri.
Era già successo due settimane fa in Egitto (http://news.wintricks.it/web/dal-web/33347/egitto-superata-censura-internet/) quando erano scoppiate le proteste contro Mubarak: adesso Internet è stata bloccata, e poi ripristinata, anche in Libia dove la popolazione è in rivolta contro il colonnello Gheddafi. Questa volta il black-out totale, attuato dal governo libico per impedire che immagini e notizie delle sommosse finissero sul Web, è durato per circa 7 ore tra venerdì e sabato, proprio quando la protesta si è fatta più accesa e negli scontri ci sono state decine di vittime.
In seguito la Rete è stata ripristinata completamente, ma già numerosi attivisti, appartenenti al gruppo Telecomix, si erano messi all'opera per diffondere comunque tramite Web alcune immagini di quello che stava avvenendo a Bengasi, seconda città della Libia. Lo stesso gruppo aveva anche messo a disposizione alcuni numeri telefonici per collegarsi ad Internet nonostante il blocco governativo e un wiki (http://werebuild.eu/wiki/Libya/Main_Page)editabile contenente le istruzioni per superare la censura.
Su YouTube è inoltre nato il canale SaveLibya (http://www.youtube.com/SaveLibya), in cui vengono postati i video che mostrano cosa sta succedendo in Libia. Le iniziative non si fermano qui. Su Twitter un cittadino il cui pseudonimo è "@arasmus" ha creato su Google Maps una mappa (http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8&hl=en&msa=0&msid=215454646984933465708.00049c59184ae1136341a) (vedi foto in alto) per georeferenziare i luoghi in cui stanno avvenendo gli scontri.