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Visualizza versione completa : Il Friuli vieta Facebook in ufficio


WinTricks
11-05-2009, 11.34.29
http://www.stopblocking.org/wp-content/images/gottago.gif



I dipendenti e i politici della Regione Friuli Venezia Giulia non possono più accedere a Facebook in ufficio. La decisione è stata assunta dalla Direzione del Personale, che ha riscontrato un "uso improprio" del social network più popolare del mondo. Lo stop ha suscitato malumore tra gli impiegati. "Probabilmente - ha detto l'assessore regionale al Personale, Elio De Anna - il direttore si era accorto che stavano troppo tempo su Facebook".





L'assessore ha aggiunto che "nei prossimi giorni, il direttore del personale Augusto Viola individuerà i criteri per avere l'accesso a questo servizio, anche in base al contratto di lavoro e quali sono gli strumenti che sono necessari al dipendente pubblico nell'utilizzo di Facebook per espletare il proprio lavoro in Regione".

In Veneto già banditi Facebook, Skype e telefonate private
Il Friuli Venezia-Giulia non è la prima Regione ad applicare una misura restrittiva alla navigazione su internet dei propri dipendenti. A fine marzo, il Veneto ha fatto di più. Ha messo al bando oltre a Facebook anche Skype, Messenger e i programmi di file-sharing tipo E-mule. Inoltre ha ridotto solo ai "casi di necessità e di urgenza" le telefonate private dei telefoni fissi e dei cellulari aziendali. Sospese anche le mail personali, comprese le "catene di Sant'Antonio". La delibera è stata adottata con il consenso delle organizzazioni sindacali. Le ragioni di questa norma sono di tipo economico, per evitare costi dovuti ad un uso personale dei mezzi di comunicazione, e di sicurezza, efficienza e produttività dei dipendenti.




Fonte (http://news.wintricks.it/framer.php?ID=29135)

Davide71
11-05-2009, 12.38.25
Ma i Doveri ed i Principi Morali di un individuo dove sono finiti? E' proprio vero che chi è alle dipendenze di un organo statale, fa poco, perchè vuol far poco.

bye

RNicoletto
11-05-2009, 13.57.09
Alcuni servizi come SkyPE o i client P2P li bloccherei di default negli ambiti lavorativi. Altri servizi come Messenger e Facebook li lascerei attivi tranne nei casi di abuso da parte dei dipendenti.
I dipendenti e i politici della Regione Friuli Venezia Giulia non possono più accedere a Facebook in ufficio. Beh, per i politici è più facile: quando mai sono in ufficio??!! :p

Aquax
11-05-2009, 14.05.11
Lo stop ha suscitato malumore tra gli impiegati????????
Quelli sono li per lavorare, non per girare su facebook. :grrr:

rondix
11-05-2009, 15.00.25
Sacrosanto limitare ma senza eccedere....... Tanto per dirne una, in passato ho lavorato presso una multinazionale dove accessi in internet erano limitati e controllati, nessuno si lamentava. In tante aziende e' cosi' da tempo, che vadano a lavorare in quelle, vedranno la differenza, "la festa e' finita" ........ dopo timbrato il cartellino ognuno faccia cio' che vuole ....

leofelix
12-05-2009, 00.59.10
Immagino il dramma esistenziale di queste persone che non potranno collegarsi a facebook durante le ore lavorative

Anaconda
12-05-2009, 10.27.50
Beh... qui in ufficio dove lavoro io (un ufficio del ministero infrastrutture e trasporti) determinate connessioni sono bloccate da anni ormai, ma non tanto per l'utilizzo che ne fa l'utente, solo per limitare la banda utilizzata.

L'ufficio di cui faccio parte (purtroppo) è la capitaneria di porto e sono inibiti tutti gli streaming video, il 95% degli streaming audio, tutti i programmi di messaggistica, facebook, la rete irc, programmi P2P e quasi tutti i siti con foto osè...

La rete fa capo ad un server centrale che sta a roma e immaginatevi il botto che farebbe se tutti gli utenti di tutte le capitanerie di porto d'italia si connettessero a youtube per vedere un video...

ragion per cui mi "tocca" lavorare...

P.S.
fortuna che ogame funziona in ufficio...

riccokite
12-05-2009, 14.42.29
sono d'accordo per metà..

leofelix
12-05-2009, 19.32.34
@ anaconda.
dove prestavo servizio io era bloccato quasi tutto direttamente dalla Scuola delle Trasmissioni (e della Informatica) a Roma.

In compenso riuscii a disinstallare il Norton Corporate Edition installato nel server del reggimento che era protetto da una ridicola password (il Norton era in ogni caso disabilitato, il sistema era infetto e sparava trojan a destra e manca).

Successe il finimondo: mi arrivò una cazziata paurosa.

Spiegai al Colonnello Comandante che la rete era infetta e non avevo alternative senza contare che avevo eseguito un ordine preciso del mio capoufficio.

Un mio parigrado si permise anche di rimproverarmi di fronte ad altri ufficiali.

Come risultato presi il giovine capitano ultra incompetente da una parte e gli ricordai che
A) ero più anziano di lui militarmente
B) non capiva un accidente di sicurezza informatica
c) che se avessimo custodito dei segreti militari questi sarebbero stati pasto di qualsiasi imbecille con un minimo di pratica

Visto che non sembrava rendersi conto lo mandai a quel paese (usai un altro termine a dire il vero) e di ritenersi fortunato che non ero lì per punire chicchessia.

In ogni caso mi inibirono l'ingresso al N.E.D per qualche giorno, per poi dover fare marcia indietro quando si resero conto che erano nei guai.

Quindi il comandante mi disse con fare misterioso: "Sa Capitano perché ci mandano i virus?"
"Signornò - risposi - me lo dice lei Signor Colonnello?"
"Perché siamo militari" Rispose il Comandante.

Poi dicono dei Carabinieri...