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Visualizza versione completa : Faenza cerca poveri su Facebook


ozacchig
13-03-2009, 15.24.57
http://www.intoscana.it/images/upload/med/1/1201702954012_giacomo_faenza.jpg
Giacomo Faenza, giovane regista precario (e figlio d'arte) con il documentario "Caro Parlamento" vuole raccontare la situazione indicibile e tragica degli innumerevoli giovani disoccupati, sottoccupati e mal pagati, che continuano a vivere in Italia.

Faenza vuole raccontare i quaranta-cinquantenni che si ritrovano nuovi poveri, le famiglie che alla fine del mese devono andare alla mensa dei poveri perché hanno finito i soldi. Uno degli strumenti utilizzati dal regista è un gruppo su Facebook per raccogliere le storie di chi non ce la fa più' a sbarcare il lunario.




Fonte (http://news.wintricks.it/framer.php?ID=28653)

Doomboy
13-03-2009, 15.30.42
Internet, da quando esiste, è stato sempre uno strumento dove gli utenti, dietro al paravento dell'alterego digitale, cercavano riscatto, credendosi e fingendosi quello che non sono nella vita reale.

Quanti oggi dichiarerebbero il proprio status di indigenza? E sopratutto, i "nuovi poveri" possono avere accesso a strumenti di social networking come facebook?

Insomma, come dire: Non ho soldi per il pane, però pago la bolletta dell'adsl perché se non sono su Facebook non esisto...

A me pare un paradosso, la cosa che mi fa più paura è che forse per quanto paradossale, succede veramente :(

Lucatechno
13-03-2009, 15.47.04
Magari lo usano dal lavoro... e almeno esiste un (modesto) modo di gridare al mondo il proprio status-povero! :(

Doomboy
13-03-2009, 16.01.50
Magari lo usano dal lavoro... e almeno esiste un (modesto) modo di gridare al mondo il proprio status-povero! :(

Mi verrebbe da risponderti che se sei in stato di indigenza, forse non lavori ;)

Boca
13-03-2009, 17.12.51
Insomma, come dire: Non ho soldi per il pane, però pago la bolletta dell'adsl perché se non sono su Facebook non esisto...
:(

Visto da fuori non fa una grinza, come ragionamento. Prova però a girare il dado e a trovarti "dentro".
Non hai soldi, non puoi andare al cinema, non puoi andare a farti un giretto (immagina di abitare in un piccolo paese, no negozi, un bar sempre deserto etc.), aspetti che venga la sera e... come aspetti? Non hai nemmeno i soldi per comperare libri che comunque non riusciresti a leggere perchè le difficoltà continuano a rigirarsi nella tua testa. Qualche chiacchera con il vicino ma poi? Passi ore e ore davanti alla televisione? Con lo sguardo fisso, la bocca semi-aperta e un (immaginario) filo di bava che ti cola sul mento? A riempirti di spot di cose che non puoi e non potrai più permetterti? A sentire parole di gente che SAI (o credi di sapere) che vale meno di niente ma che guadagna e guadagna tanto? Con la tv sei passivo non interagisci, assorbi e basta.
Il pc e internet ti permettono di muovere qualche neurone, di sentirti partecipe... PARTECIPE ecco la parola magica, non un emarginato.
Prova.

RNicoletto
13-03-2009, 17.13.15
Mi verrebbe da risponderti che se sei in stato di indigenza, forse non lavori ;)Se vieni pagato 500-600 € al mese in qualche call-center, hai famiglia ed affitto, lo sei eccome indigente. :(

Doomboy
13-03-2009, 18.35.56
PARTECIPE ecco la parola magica, non un emarginato.


Non sono d'accordo. Resti un emarginato, tra altri emarginati. Facebook e i social network in generale non sono utili in questo senso, servono solo a creare falsa illusione di avere tanti amici.

Se voglio vedere delle persone e non ho soldi posso sempre andare a trovarle a casa, in piazza, o dove ti pare. Sai quanti pomeriggi o serate ho passato con tanti miei amici senza spendere un centesimo? Dai, ricordiamoci che qualche anno fa internet non c'era e non per questo la gente viveva in solitudine.

Chi si sente solo si faccia un'analisi interiore, non dia la colpa alla mancanza di soldi e non incensi Facebook come prodigiosa cura alla solitudine.

Basta uscire di casa, come si è sempre fatto. Basta un po di iniziativa. Si deve tornare a volere le cose, oggi invece è più comodo per tutti crearsi degli alibi. In questo, Internet ci ha rovinato, ci ha fatto chiudere in casa, ci ha allontanato gli uni dagli altri. E' fico credere di avere amici in tutto il mondo, e poi non sapere che faccia ha il vicino di casa.

Secondo me sarebbe opportuno ritornare prima di tutto a riflettere sul significato delle parole amico e amicizia....

leofelix
13-03-2009, 18.44.12
eccomi, non vedevo l'ora di leggere una nuova notizia che riguarda lo spettacolare mondo di facebook (ne sentivo la mancanza).
Dunque io sono a disposizione di questo giovane regista, sono sicuramente l'elemento più adatto: non avete idea infatti di quanto mi costi mantenere 5 computer per collegarmi in ispecial modo all'indispensabile nonchè fondamentale mondo di facebook.

In fede

Paperon de Paperoni

Siddhartha
14-03-2009, 09.05.46
Internet, da quando esiste, è stato sempre uno strumento dove gli utenti, dietro al paravento dell'alterego digitale, cercavano riscatto, credendosi e fingendosi quello che non sono nella vita reale.

Quanti oggi dichiarerebbero il proprio status di indigenza? E sopratutto, i "nuovi poveri" possono avere accesso a strumenti di social networking come facebook?

Insomma, come dire: Non ho soldi per il pane, però pago la bolletta dell'adsl perché se non sono su Facebook non esisto...

A me pare un paradosso, la cosa che mi fa più paura è che forse per quanto paradossale, succede veramente :(


Si sono pienamente d'accordo, infatti la realtà italiana è sempre la stessa, solo apparire quello che in realtà non si è :act: