nikzeno
15-02-2007, 23.20.27
Un calcolatore elettronico basato sui principi della meccanica quantistica pareva essere un obiettivo non ancora facilmente raggiungibile ma ieri presso il Computer history museum di Mountain View, nel cuore della Silicon Valley californiana, è stato presentato Orion il calcolatore quantistico a 16 qubit sviluppato dalla società D-Wave Systems...
http://innovazione.blogosfere.it/2007/02/a-battesimo-il-primo-computer-quantistico.html
Negli ultimi sessant'anni computer si sono basati su una specifica architettura, inventata dal fisico ungherese John von Neuman, che pur essendo arrivati ad un livello di successo di diffusione che neanche i loro inventori avevano anticipato, non possono affrontare e sufficientemente la soluzione di una serie di problemi importanti, la cui difficoltà cresce talmente velocemente con la complessità degli parametri iniziali, che nemmeno i computer veloci di oggi sono pratici per risolverli.
I computer quantisti dall'altra parte, basandosi sul fenomeno della sovrapposizione degli stati, affrontano simultaneamente diversi percorsi per arrivare alla soluzione, indipendentemente dal numero di elementi che li compongono chiamati qubit. Si pensava che solo verso il 2020 da tecnologia sarebbe avanzata sufficientemente da permettere la costruzione di un computer quantistico commerciale. invece è arrivata la notizia da pochi giorni, che domani 13 febbraio sarà presentato da parte della società D-Wave il primo computer quantistico in grado di affrontare i problemi tradizionalmente difficili nella pratica, con 16 qubit di potenza.
Il sistema realizzato da D-wave Systems è un computer quantistico adiabatico, basato su una matrice di giunzioni Josephson superconduttori. Nella sua fabbricazione sono impiegati tecniche tradizionali di produzione di elementi semiconduttori. Nel computer attuale, chiamato Orion, i qubit di flusso sono disposti in un array 4 x 4, ognuno collegati fra di loro.
Il sistema viene raffreddato ad una temperatura di 4 mK, utilizzando l'elio liquido e una camera di raffreddamento, il cui assorbimento di potenza è di circa 20 kW ed è costante indipendentemente dal numero di qubit che compongono il sistema. L'assorbimento di potenza del computer quantistico stesso è di pochi nW ed aumenta linearmente con il numero di componenti.
L'impostazione delle condizioni iniziali avviene in modo relativamente lento, attraverso 128 collegamenti elettrici, così come la lettura dei risultati, mentre il calcolo vero e proprio avviene effettuato dal sistema attraverso il raggiungimento spontaneo del proprio stato quantistico dall'energia minima ed avviene in pochi ns.
http://www.davidorban.com/blogit/
http://innovazione.blogosfere.it/2007/02/a-battesimo-il-primo-computer-quantistico.html
Negli ultimi sessant'anni computer si sono basati su una specifica architettura, inventata dal fisico ungherese John von Neuman, che pur essendo arrivati ad un livello di successo di diffusione che neanche i loro inventori avevano anticipato, non possono affrontare e sufficientemente la soluzione di una serie di problemi importanti, la cui difficoltà cresce talmente velocemente con la complessità degli parametri iniziali, che nemmeno i computer veloci di oggi sono pratici per risolverli.
I computer quantisti dall'altra parte, basandosi sul fenomeno della sovrapposizione degli stati, affrontano simultaneamente diversi percorsi per arrivare alla soluzione, indipendentemente dal numero di elementi che li compongono chiamati qubit. Si pensava che solo verso il 2020 da tecnologia sarebbe avanzata sufficientemente da permettere la costruzione di un computer quantistico commerciale. invece è arrivata la notizia da pochi giorni, che domani 13 febbraio sarà presentato da parte della società D-Wave il primo computer quantistico in grado di affrontare i problemi tradizionalmente difficili nella pratica, con 16 qubit di potenza.
Il sistema realizzato da D-wave Systems è un computer quantistico adiabatico, basato su una matrice di giunzioni Josephson superconduttori. Nella sua fabbricazione sono impiegati tecniche tradizionali di produzione di elementi semiconduttori. Nel computer attuale, chiamato Orion, i qubit di flusso sono disposti in un array 4 x 4, ognuno collegati fra di loro.
Il sistema viene raffreddato ad una temperatura di 4 mK, utilizzando l'elio liquido e una camera di raffreddamento, il cui assorbimento di potenza è di circa 20 kW ed è costante indipendentemente dal numero di qubit che compongono il sistema. L'assorbimento di potenza del computer quantistico stesso è di pochi nW ed aumenta linearmente con il numero di componenti.
L'impostazione delle condizioni iniziali avviene in modo relativamente lento, attraverso 128 collegamenti elettrici, così come la lettura dei risultati, mentre il calcolo vero e proprio avviene effettuato dal sistema attraverso il raggiungimento spontaneo del proprio stato quantistico dall'energia minima ed avviene in pochi ns.
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