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Visualizza versione completa : Saddam Hussein giustiziato


harman
05-11-2006, 11.18.56
[nota di Thor: ho modificato il titolo della discussione, per tenere tutti i commenti in una sola; Saddam Hussein è stato giustiziato il 30 dicembre 2007, alle ore 4 italiane]


Si è chiuso il processo a Bagdad all'ex dittatore dell'Iraq
Saddam condannato a morte
Ergastolo per il suo vice mentre c'è la sentenza capitale anche per L'ex presidente del tribunale rivoluzionario Awad al Bander
BAGDAD - Sentenza capitale per l'ex dittatore dell'Iraq Saddam Hussein. Lo ha deciso il tribunale di Bagdad. Condanna a morte anche per l'ex presidente del tribunale rivoluzionario Awad al Bander. L’ex vice presidente iracheno Taha Yassin Ramdan è stato invece condannato all’ergastolo per omicidio premeditato nel massacro di Dujail, il primo processo nei confronti di Saddam Hussein e altri sette gerarchi del deposto regime. Lo ha annunciato l’Alta corte penale irachena, riunita nella Zona Verde a Bagdad.
L'ECCIDIO SOTTO PROCESSO - L’ex dittatore e i co-imputati sono giudicati per la morte, negli anni Ottanta, di 148 sciiti del villaggio di Dujail, sessanta chilometri a nord di Baghdad, uccisi nei mesi e negli anni successivi a un fallito attentato al convoglio dell’ex presidente in questo villaggio durante una visita nel 1982. Saddam potrebbe essere condannato a morte per impiccagione, ma avrebbe diritto di inoltrare appello contro la sentenza. La pena capitale è stata chiesta anche per due dei sette coimputati: Barzan al-Tikriti, suo fratellastro ed ex direttore dei servizi di intelligence, e lo stesso Yassine Ramadan.
05 novembre 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/11_Novembre/05/saddam.shtml
http://www.repubblica.it/2006/11/dirette/sezioni/esteri/iraq/sentenzasaddam/index.html
http://www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_2024288901.html

wilhelm
05-11-2006, 11.21.06
Io ero e sono per i lavori forzati...


Non potendo mi sta bene.

harman
05-11-2006, 11.26.46
Io avrei preferito un ergastolo allietato da lavori forzati e calci in culo.
Ora speriamo che la situazione in Iraq non degeneri ulteriormente

fisiologohifi
05-11-2006, 11.27.06
Io ero e sono per i lavori forzati...

Concordo :anger:

zen67
05-11-2006, 11.44.09
Io ero e sono per i lavori forzati...
Non potendo mi sta bene.

concordo pure io ...

Sbavi
05-11-2006, 13.23.08
Ah beh allora oggi non mangerò..

:D

Feintool
05-11-2006, 13.55.00
Io avrei preferito un ergastolo allietato da lavori forzati e calci in culo.
Ora speriamo che la situazione in Iraq non degeneri ulteriormente

Lo spero anch'io, il rischio e' che diventi un martire e fomenti nuovi propositi di vendetta da parte dei tanti sostenitori che ha ancora nel suo paese.

dave4mame
05-11-2006, 13.58.18
grandissima cazzata.
muore saddam lo sconfitto e nasce saddam il martire.

Feintool
05-11-2006, 14.01.09
grandissima cazzata.
muore saddam lo sconfitto e nasce saddam il martire.


Gia', molte guerre civili e non sono iniziate cosi'.. :grrr:

UG0_BOSS
06-11-2006, 00.07.20
Lo spero anch'io, il rischio e' che diventi un martire e fomenti nuovi propositi di vendetta da parte dei tanti sostenitori che ha ancora nel suo paese.

(Y)

Flying Luka
06-11-2006, 00.59.49
Vedo l'ipotesi dell'elezione di Saddam Hussein a "martire" abbastanza remota, comunque sia la punzione scelta tra ergastolo o pena capitale.

Nicolai ed Elena Ceausescu (ed altri dittatori pazzi e sanguinari) che si sono macchiati di crimi simili se non peggiori, dovrebbero suggerire che come ipotesi è abbastanza improbabile.

Anche se, però, c'è da dire che nel mondo islamico tutto è possibile.

dave4mame
06-11-2006, 01.16.35
i ceausescu furono fatti fuori a furore di popolo in una nazione che, in blocco, li voleva morti.

in iraq la situazione è ben diversa, come la cronaca di tutti i giorni ci ricorda... :(

Flying Luka
06-11-2006, 01.28.23
Lo so da solo come è finita la coppia Ceausescu. Che la nazione li volesse morti sono d'accordo, ma le cose andarono in modo leggermente diverso dall' "essere fatti fuori a furor di popolo".

Per dovere di cronaca, su Wilkipedia si legge:

Al processo la signora Ceauşescu rifiutò di rispondere alle domande e contestò la legittimità dell'interrogatorio dicendo orgogliosamente che non sapevano con chi stessero parlando e che stavano usando un tono insolente. I due furono condannati a morte il 25 dicembre, da un "tribunale volante" militare, con una serie di accuse che comprendevano anche il genocidio, la sentenza venne eseguita da un plotone d'esecuzione a Târgoviste. Prima di morire la coppia cominciò a cantare l'Internazionale, secondo il Col. Dumitru Burlan, il fuoco venne aperto dopo che cantarono la quarta parola.

Il plotone d'esecuzione non era ben preparato per l'esecuzione. In effetti un soldato sparò sul piede di Ceauşescu prima del colpo fatale.



....E comunque il mio era solo un esempio originato da una perplessità sul fatto che un dittatore possa essere elletto al rango di martire.

n@ndo
06-11-2006, 08.53.57
grandissima cazzata.
muore saddam lo sconfitto e nasce saddam il martire.
non credo che sià così.
l'importante è neutralizzarlo poi col tempo anche i suoi proseliti capiranno cosa era veramente.
la storia (anche nostra) ci insegna ;)

Sbavi
28-12-2006, 11.36.25
Notizia di due giorni fa..

SADDAM: SENTENZA DEFINITIVA

FONTE (http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/12_Dicembre/27/saddam.shtml)

Verrà impiccato entro un mese. Ammetto che mi fa un po di senso, ma tutto sommato ci può stare, DICIAMOLO VA! :D

biologist1972
28-12-2006, 12.59.33
Io ero e sono per i lavori forzati...


Non potendo mi sta bene.
(Y) (Y) (Y)

n@ndo
30-12-2006, 07.05.20
» 2006-12-28 09:52
SADDAM HUSSEIN IMPICCATO ALL'ALBA, TV ARABA AL HURRA
L'impiccagione di Saddam Hussein e' stata annunciata dalla televisione irachena al Hurra. Un giudice negli Stati Uniti aveva respinto un appello dell'ultim'ora dell'ex presidente iracheno per evitare l'esecuzione. Saddam era stato condannato a morte per il massacro nel 1982 di 148 uomini e ragazzi sciiti. La tv pubblica irachena, al Iraqia, ha confermato che Saddam Hussein e' stato impiccato oggi all'alba. Secondo l'emittente l'esecuzione e' avvenuta a Baghdad. Secondo le tv in arabo al Hurra (sponsorizzata dagli Stati Uniti) e al Arabya, Saddam e' stato impiccato pochi muniti prima delle sei di Baghdad, le quattro in Italia. La condanna a morte dell'ex presidente iracheno per crimini contro l'umanita' il 5 novembre scorso era stata salutata dal presidente americano George W. Bush come un trionfo per la democrazia in Iraq. L'impiccagione di Saddam Hussein e' stata confermata da fonti del Pentagono alla Cnn.

IRAQ:IMPICCATI FRATELLASTRO SADDAM E EX GIUDICE AL BANDAR

NEW YORK - Secondo la Cnn, che cita la tv pubblica irachena, insieme a Saddam Hussein sono stati impiccati anche il suo fratellastro Barzan al Tikriti e l'ex giudice Awad al Bandar.


IRAQ: SADDAM; DANZE ATTORNO A CADAVERE, CNN

NEW YORK - Secondo la Cnn, che cita testimoni all'esecuzione, ''si e' ballato e cantato per la gioia'' attorno al cadavere di Saddam Hussein.

IRAQ: SADDAM; SCENE DI GIUBILO TRA IRACHENI MICHIGAN
DOVE VIVE LA MAGGIORE COMUNITA' DI IMMIGRATI IRACHENI NEGLI USA

WASHINGTON - Scene di giubilo sono esplose tra le strade della cittadina di Dearborn (Michigan), dove vive la piu' numerosa comunita' di immigrati iracheni, alla notizia della esecuzione di Saddam Hussein. La comunita' irachena, riunitasi per attendere insieme la notizia della esecuzione, e' esplosa in scene di giubilo, sventolando bandiere irachene e ballando per le strade non appena la conferma della impiccagione di Saddam Hussein e' rimbalzata da Baghdad. Nel Michigan erano passatre da poco le ore 22.00.


IRAQ: SADDAM, LA LUNGA PARABOLA DI UN DITTATORE


ROMA - L'esecuzione di Saddam Hussein, avvenuta oggi all'aba, al termine di un processo durato poco piu' di un anno e conclusosi con una condanna a morte in appello per crimini contro l'umanita', ha posto fine all'esistenza di un uomo che ha governato con pugno di ferro l'Iraq per 35 anni. Ecco un profilo del defunto dittatore.
- INFANZIA e GIOVINEZZA INQUIETE - Nato nel villaggio di Al Quja, vicino a Tikrit, cittadina sul Tigri, il 28 aprile 1937, orfano di padre, Saddam Hussein vive parte dell'infanzia presso lo zio. Nel 1959 si trasferisce al Cairo dove restera' fino al 1963. Nello stesso anno, tornato a Baghdad, il suo partito, il Baath prende il potere per pochi mesi, ma in seguito ad un colpo di Stato torna nella clandestinita'. - LA CARRIERA POLITICA - Saddam viene arrestato nel 1964, ma evade, due anni piu' tardi, per preparare un putsch che, nel luglio 1968, porta di nuovo il Baath al potere. Il futuro rais diventa segretario generale aggiunto del 'comando generale' del Baath e, tre anni piu' tardi, vicepresidente della repubblica. Nel 1969, Saddam e' gia' l' 'uomo forte' dell'Iraq. Il regime viene strutturato in modo poliziesco. Nel 1975-1976 vengono trasferiti con la forza nel sud dell'Iraq circa 300.000 curdi che reclamano l'autonomia e contro gli stessi curdi Saddam non esitera' a utilizzare gas letali nel 1988.
- IL POTERE ASSOLUTO - Nel luglio 1979 Saddam costringe alle dimissioni il presidente El Bakr e assume i pieni poteri. Chi nel partito si oppone a questa successione viene passato per le armi. Dopo i curdi tocca agli sciiti, maggioritari nel paese. Il 22 settembre 1980 Saddam dichiara guerra all'Iran. Il conflitto durera' otto anni e l'Iraq paghera' la 'non vittoria' con 300.000 morti e 70 miliardi di dollari di debito. Il rais individua nella superproduzione petrolifera del Kuwait e degli Emirati una guerra economica diretta contro l'Iraq. Il 2 agosto 1990 Saddam lancia il suo esercito all'assalto del Kuwait. La reazione internazionale non si fa pero' attendere. L'alleanza guidata dagli Usa travolge in 42 giorni l'esercito del rais (28 febbraio 1991). Saddam e il suo regime danno vita allora ad un lungo braccio di ferro con il Palazzo di vetro sulla questione delle sanzioni e degli ispettori. Dinanzi, pero', all'ultimatum del presidente americano George W. Bush, che accusa l'Iraq di avere armi di distruzione di massa e di appoggiare il terrorismo internazionale, Saddam sa che questa volta la posta in gioco e' lui stesso.
- LA CADUTA E LA LATITANZA - Dopo la caduta del suo regime, Saddam si da' alla latitanza, lanciando messaggi al paese affinche' resista alle forze straniere. Mentre e' in fuga vengono trovati e uccisi i suoi due figli, Uday e Qusay. La cattura del rais avviene il 13 dicembre, in una cantina-rifugio nel Kurdistan. Sono i soldati americani a prenderlo in consegna, ma molti indizi fanno pensare che l'ex dittatore fosse gia' sotto il controllo di gruppi curdi e che in pratica la cattura sia stata una consegna.
- LA DETENZIONE - Da dicembre 2003 e' sotto custodia americana. Guardato a vista, anche perche' non si tolga la vita. Ma da quel pochissimo che trapela dal carcere non sembra proprio che abbia una simile intenzione. ''Il mio governo non s'e' mai arreso e io vincero' a mani basse le prossime elezioni'', avrebbe detto ai primi agenti della Cia che lo interrogavano. Ha un atteggiamento di sfida e nel contempo pretende di essere trattato come compete a un capo di stato. Afferma di essere stato un leader ''equo e giusto'', nega il possesso di armi di distruzione di massa e di avere mai avuto rapporti con Osama bin Laden (circostanza quest'ultima che viene poi confermata anche dalle piu' approfondite inchieste americane). Saddam non collabora negli interrogatori. Secondo alcuni esperti si ritiene sicuramente piu' intelligente di chiunque altro e pensa soprattutto al proprio posto nella Storia. A gennaio 2004 viene dichiarato dalle autorita' di occupazione americane 'prigioniero di guerra'. Si comincia a parlare del suo futuro processo. C'e' l'ipotesi di organizzare un tribunale internazionale come quello che giudica l'ex presidente serbo Slobodan Milosevic, ma poi prevale quella di farlo giudicare ''dal suo stesso popolo''. Si costituisce intanto un collegio di difesa, incaricato dalla sua stessa famiglia, in primo luogo le figlie. Ne fanno parte avvocati di varia nazionalita'.
- IL PROCESSO - Il processo all'ex dittatore Saddam Hussein e a sette dei suoi collaboratori comincia a Baghdad il 19 ottobre del 2005. Dopo poco piu' di un anno, il 5 novembre, per lui i giudici emanano il verdetto di condanna a morte, tramite impiccagione, per crimini contro l'umanita'. Il 26 dicembre la pena viene confermata dalla Corte d'appello irachena.

Thor
30-12-2006, 11.11.52
bene.

Ludwig
30-12-2006, 11.18.16
L'esecuzione di Saddam Hussein (http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=bd67afbc-97e5-11db-87ff-0003ba99c53b) dal sito del Corriere

fisiologohifi
30-12-2006, 12.04.45
L'esecuzione di Saddam Hussein (http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=bd67afbc-97e5-11db-87ff-0003ba99c53b) dal sito del Corriere
non parte il video....

Doomboy
30-12-2006, 12.56.21
Sono contrario alla pena di morte anche in questo caso, come in qualunque altro.

Chi giudica certi crimini non ha il diritto di ripeterli. Ergastolo sarebbe stata giustizia vera.

Imho.

Dav82
30-12-2006, 13.10.46
"giustizia" è fatta, "giustizia" è stata esportata...

http://www.corriere.it/Media/Foto/2006/12_Dicembre/30/giannelli.gif


Niente fiore per lui, ci mancherebbe, il giudizio sulla persona non è messo certo in discussione.



Sono contrario alla pena di morte anche in questo caso, come in qualunque altro.

Chi giudica certi crimini non ha il diritto di ripeterli. Ergastolo sarebbe stata giustizia vera.

(Y)

Silence
30-12-2006, 14.13.39
:(

Lionsquid
30-12-2006, 14.22.50
Sono contrario alla pena di morte anche in questo caso, come in qualunque altro.

Chi giudica certi crimini non ha il diritto di ripeterli. Ergastolo sarebbe stata giustizia vera.

Imho.



(Y)(Y)(Y)

Sbavi
30-12-2006, 14.26.44
Ha fatto la fine del salame.

http://www.anticardenga.it/images/prodotti/salame.jpg

Robbi
30-12-2006, 15.01.49
Come sempre di fronte alla morte VIA IL CAPPELLO!!

Le sue responsabilita' restano enormi e aberranti.
Nel mondo occidentale, al di la' delle manifestazioni di facciata contro la pena di morte, pochi, se non nessuno sentiranno la mancanza di un simile personaggio.

Nel mondo islamico sta per nascere un nuovo martire!
Forse e' ora che gli States comincino a ripensare come "esportare democrazia"

Sbavi
30-12-2006, 15.04.28
Nel mondo occidentale, al di la' delle manifestazioni di facciata contro la pena di morte, pochi, se non nessuno sentiranno la mancanza di un simile personaggio.

(Y) (Y) (Y)

wilhelm
30-12-2006, 15.23.54
Niente fiori davanti alla morte di quest'uomo, ma via il cappello davanti alla morte di un uomo.


Sono disgustato dall'atteggiamento del Corriere: mettere on-line il video dell'impiccagione non è nè più nè meno di quanto hanno fatto e fanno da anni i barbari di Al-Jazeera: il video di un trofeo da portare a spasso per le vie della città...


Vogliamo farne un martire? Questo è il modo giusto...

Non capisco proprio perché metterlo on-line: esportiamo democrazia? Ok, io sono uno di quelli che ci crede. Però qui stiamo dimostrando di non esportare nulla di buono: cancelliamo una situazione per mettercene una identica... :mad:
Ed è oltremodo imbarazzante... :o:


Proprio non me lo spiego: di sicuro è una barbarie civile di cui non vado fiero e immenso è il fastidio nel constatare che questo è il mio paese.
E più che mai lontano ne vorrei essere adesso... :mad: :mad:

Davvero triste, amareggiato, arrabbiato, imbarazzato,
Guglielmo

Feintool
30-12-2006, 16.32.03
Hanno ucciso l'uomo ma rafforzato il simbolo, lo ritengo un grave errore del quale potrebbero pagarne il prezzo vite innocenti, i proseliti che hanno sempre sostenuto il pensiero del ex dittatore adesso avranno un motivo in piu' per eventuali propositi di vendetta.


Un'altro autogoal dell'umanita'. :grrr:

Silence
30-12-2006, 17.33.34
Niente fiori davanti alla morte di quest'uomo, ma via il cappello davanti alla morte di un uomo.


Sono disgustato dall'atteggiamento del Corriere: mettere on-line il video dell'impiccagione non è nè più nè meno di quanto hanno fatto e fanno da anni i barbari di Al-Jazeera: il video di un trofeo da portare a spasso per le vie della città...


Vogliamo farne un martire? Questo è il modo giusto...

Non capisco proprio perché metterlo on-line: esportiamo democrazia? Ok, io sono uno di quelli che ci crede. Però qui stiamo dimostrando di non esportare nulla di buono: cancelliamo una situazione per mettercene una identica... :mad:
Ed è oltremodo imbarazzante... :o:


Proprio non me lo spiego: di sicuro è una barbarie civile di cui non vado fiero e immenso è il fastidio nel constatare che questo è il mio paese.
E più che mai lontano ne vorrei essere adesso... :mad: :mad:

Davvero triste, amareggiato, arrabbiato, imbarazzato,
Guglielmo

(Y)

NightMan
30-12-2006, 18.24.58
http://img157.imageshack.us/img157/1376/saddamnq8.jpg

ABBIAMO GIUSTIZIATO SADDAM!

...ed ora la pubblicità!

Viva la democrazia! :(

biologist1972
30-12-2006, 18.44.22
Niente fiori davanti alla morte di quest'uomo, ma via il cappello davanti alla morte di un uomo.


Sono disgustato dall'atteggiamento del Corriere: mettere on-line il video dell'impiccagione non è nè più nè meno di quanto hanno fatto e fanno da anni i barbari di Al-Jazeera: il video di un trofeo da portare a spasso per le vie della città...


Vogliamo farne un martire? Questo è il modo giusto...

Non capisco proprio perché metterlo on-line: esportiamo democrazia? Ok, io sono uno di quelli che ci crede. Però qui stiamo dimostrando di non esportare nulla di buono: cancelliamo una situazione per mettercene una identica... :mad:
Ed è oltremodo imbarazzante... :o:


Proprio non me lo spiego: di sicuro è una barbarie civile di cui non vado fiero e immenso è il fastidio nel constatare che questo è il mio paese.
E più che mai lontano ne vorrei essere adesso... :mad: :mad:

Davvero triste, amareggiato, arrabbiato, imbarazzato,
Guglielmo
(Y) (Y) (Y)

Ludwig
30-12-2006, 19.49.59
ABBIAMO GIUSTIZIATO SADDAM!

...ed ora la pubblicità!

Viva la democrazia! :(

Sì, l'allegra pubblicità delle Garzantine prime dell'impiccagione è terribile :grrr:

real7
30-12-2006, 21.23.32
tutti si scandalizzano perchè è stato giustiziato Saddam,
per quale motivo!!!
tutti contro la pena di morte.
giusto.
perchè si parla solo di Saddam,
perchè è un uomo conosciuto da tutti
quanta ipocrisia
nessuno parla delle esecuzioni che avvengono in Cina,Cuba e ogni tanto negli USA,[tanto per parlare delle nazioni più conosciute]
gente anonima che non fa sensazione come Saddam
sono notizie che ai media non interessano perchè non fanno cassa

wilhelm
30-12-2006, 21.29.26
Permetti una cosa: mi tiro fuori da quel tutti.

Quanto puntualizzi l'ho riportato anch'io tempo fa in qualche post.

Preciso solo qual è la mia posizione: mi sta bene che sia stato giustiziato, quello che veramente mi stordisce è che in un paese che si professa civile il video dell'esecuzione sia stato messo in internet dal primo quotidiano nazionale, così come in passato fece Al Jazeera, così come bande di ragazzini deficienti fanno con i video sui telefonini di violenze varie.

Questo davvero non lo tollero! :mad:

UG0_BOSS
30-12-2006, 21.31.40
tutti si scandalizzano perchè è stato giustiziato Saddam,
per quale motivo!!!
...
nessuno parla delle esecuzioni che avvengono in Cina,Cuba e ogni tanto negli USA,[tanto per parlare delle nazioni più conosciute]
gente anonima che non fa sensazione come Saddam
sono notizie che ai media non interessano perchè non fanno cassa

Non è sbagliato scandalizzarsi per l'uccisione di Saddam, semmai è sbagliato non scandalizzarsi dell'uccisione di altre nazioni.

E poi bisogna anche considerare le reazioni che comporterà questo gesto.

Dav82
31-12-2006, 01.40.54
Però qui stiamo dimostrando di non esportare nulla di buono: cancelliamo una situazione per mettercene una identica... :mad:
Ed è oltremodo imbarazzante... :o:


Proprio non me lo spiego: di sicuro è una barbarie civile di cui non vado fiero e immenso è il fastidio nel constatare che questo è il mio paese.
E più che mai lontano ne vorrei essere adesso... :mad: :mad:

Davvero triste, amareggiato, arrabbiato, imbarazzato,
Guglielmo

QQW = Quanto quoto Wilhelm

:(

Dav82
31-12-2006, 02.16.45
Ragazzi, segnatevi la data: trentuno-dicembre-duemilasei.


"L'impiccagione di Saddam Hussein, pur decisa da un tribunale legittimo e dunque non espressione di giustizia sommaria, rappresenta un passo indietro nel difficile percorso dell'Iraq verso una democrazia compiuta. C'e' infatti il rischio concreto che questo atto estremo alimenti un'altra spirale di vendette, di ritorsioni e di sangue tra sciiti e sunniti in un Paese ancora sull'orlo di una tragica guerra civile. La civilta' in nome della quale il mio governo decise di inviare i soldati italiani in Iraq in missione di pace contempla il superamento della pena di morte, anche nei confronti di un dittatore sanguinario come Saddam. La sospensione della condanna avrebbe inoltre consentito lo svolgimento degli altri processi aperti contro il rais per i suoi efferati crimini contro l'umanita' cosi' da fare piena luce su trent'anni di genocidi e di orrori. Sono quindi convinto che l'esecuzione di Saddam sia stata un errore politico e storico, che non aiutera' l'Iraq a voltare definitivamente pagina. Il mio impegno, e l'impegno di ogni uomo che considera la vita, anche quella di un dittatore sanguinario, come un diritto inviolabile, continua ad essere quello di lottare perche' la pena di morte venga definitivamente cancellata dall'orizzonte del Terzo Millennio"

(fonte: Repubblica.it (http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1955764.html?ref=hpsbdx3))


Oltre a un piccola divergenza sulla natura della missione dei nostri soldati, ma non è questo il punto della discussione, sono totalmente d'accordo con lui (Y)

fisiologohifi
31-12-2006, 07.48.47
Ragazzi, segnatevi la data: trentuno-dicembre-duemilasei.




(fonte: Repubblica.it (http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1955764.html?ref=hpsbdx3))


Oltre a un piccola divergenza sulla natura della missione dei nostri soldati, ma non è questo il punto della discussione, sono totalmente d'accordo con lui (Y)

Concordo alla grande

NightMan
31-12-2006, 08.11.32
Ragazzi, segnatevi la data: trentuno-dicembre-duemilasei.




(fonte: Repubblica.it (http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_1955764.html?ref=hpsbdx3))


Oltre a un piccola divergenza sulla natura della missione dei nostri soldati, ma non è questo il punto della discussione, sono totalmente d'accordo con lui (Y)

dav sei diventato forzista? :D

A parte le battute... Silvietto questa volta ha ragione. Ora una piccola riflessione politica che vi chiedo (se volete, spostatela nel 3D appropriato): Son passati quasi 4 anni (più o meno) dall'inizio della guerra in Iraq, il paese ha un governo "democratico", Saddam è morto, il 99% dei suoi seguaci politici è morto, è in galera o è fuori dalla vita politica ma:
- muoiono in media 40 irakeni al giorno
- gli attentati contro le neo-istituzioni irakene e contro le truppe straniere non si contano più
- è in atto una violentissima guerra civile tra sunniti e sciiti che "nel bene ma soprattutto e purtroppo nel male" Saddam sapeva tenere a freno
- ci son state quasi 3000 vittime tra i soldati americani
- gli italiani si sono ritirati dopo aver lasciato una 30ina di morti "soltanto"
- (cinicamente) la spesa militare che abbiamo utilizzato nella missione non ha portato evidenti ritorni economici, anzi...
- nessuna Arma di Distruzione di Massa è mai stata trovata (nessuno ne parla più ma è stato il motivo principe della guerra)
- il 50% della popolazione irakena (ad essere generosi) non si fida del governo attuale filoamericano e rimpiange Saddam, l'altro 50% non lo rimpiange ma non si fida lo stesso degli yankees "ladri di petrolio"
- molti osservatori politici e più del 50% della popolazione americana vorrebbe che anche i militari americani si ritirassero dal teatro di guerra (si dai, lasciamoli scannare tra di loro, alla faccia dell'intervento di pace)
- (sempre cinicamente) la guerra costa agli USA oltre 600MILIARDI di dollari annui e non credo che i ritorni economici siano di questa prtata (il 10% di questa cifra metterebbe fine alla fame del mondo e permetterebbe la cura di molte malattie che provocano MILIONI di morti l'anno)
- Forse Saddam meritava la morte ma allora, quanti dittatori, come lui o pegio di lui ma meno noti meriterebbero la stessa fine e quindi uno stesso sforzo militare?
etc...

ora, dopo aver letto questo piccolo elenco che potrei benissimo allungare chiedo:

CHE SENSO AVEVA QUESTA GUERRA? CHE SENSO HANNO TUTTE LE GUERRE?

Flying Luka
01-01-2007, 19.27.09
CHE SENSO AVEVA QUESTA GUERRA? CHE SENSO HANNO TUTTE LE GUERRE?
Platone disse che la guerra esiste ed esisterà sempre perchè nsce dalle passioni umane. E' insita nella natura umana, cioè nella nostra tendenza alla collera ed alla preopotenza, nella nostra ansia di affermarci ed esercitare un predominio, una supremazia.

Molto in piccolo, ma se ci pensi bene ogni nostra azione nel quotidiano è un "piccolo" atto di guerra che esercitiamo su qualcuno o su qualcosa.

Prendi, esempio, le rivalità professionali, quelle politiche.
Le gare sportive sono una forma di guerra. La ricerca di un posteggio per l'auto quando c'è il lavaggio delle strade.....

In sintesi viviamo in un mondo dove la vita uccide la vita, dove ancora uccidiamo essere viventi per nutrirci, che sia un pollo, una gallina, un maiale o un vitello.

Le guerre ci sono, sempre ci sarannno ed hanno tutte un perchè, giusto o sbagliato che sia, ma è così.

topastra
01-01-2007, 21.27.23
Ho pensato molto sul fatto e da cristiana ritengo che alla violenza non si risponde con la violenza.carcere a vita, magari. Questo gesto a cosa porterà? E' morto Saddam ma non è finita qui! non è facile dire cosa è giusto o sbagliato, ma mi chiedo se hai una pistola in mano e davanti a te c'è un tuo nemico disarmato cosa fai? la rabbia, l'invidia quotidianamente ci conduce alla violenza.
mi associo a te, luka. condivido in pieno.

einemass
01-01-2007, 21.57.18
sono fortemente contrario alla pena di morte, ma solo per quanto riguarda gli esseri umani. E saddam non lo era ...

exion
01-01-2007, 22.50.43
La pena di morte era perfettamente giustificata.

Questo è uno dei rari casi in cui l'interesse nazionale viene prima della pietà umana e della salvaguardia di una vita. L'ergastolo a Saddam sarebbe stato più umano? Idealmente sì, ma avrebbe permesso di tenere in vita la speranza dei suoi sostenitori di riportarlo al potere un giorno, con tutto ciò che questo comporta in potenziali sacrifici umani.

Tenerlo in vita sarebbe stato un costante pericolo per lo stato iracheno negli anni a venire.


In compenso, sarebbe molto più utile interrogarsi sulla giustizia resa da un tribunale fantoccio, che ha condannato Saddam sbrigativamente e con procedure assai criticabili, dimenticandosi un dettaglio: ovvero capire chi finanziava Saddam e da dove venivano le armi chimiche che ha usato.

Una volta la condanna pronunciata, la pena di morte era certo la più logica pena da applicare. Eppure questo processo rimane una farsa che non ha dato le risposte che sarebbe stato necessario ottenere.

biologist1972
02-01-2007, 13.12.39
Platone disse che la guerra esiste ed esisterà sempre perchè nsce dalle passioni umane. E' insita nella natura umana, cioè nella nostra tendenza alla collera ed alla preopotenza, nella nostra ansia di affermarci ed esercitare un predominio, una supremazia.

Molto in piccolo, ma se ci pensi bene ogni nostra azione nel quotidiano è un "piccolo" atto di guerra che esercitiamo su qualcuno o su qualcosa.

Prendi, esempio, le rivalità professionali, quelle politiche.
Le gare sportive sono una forma di guerra. La ricerca di un posteggio per l'auto quando c'è il lavaggio delle strade.....

In sintesi viviamo in un mondo dove la vita uccide la vita, dove ancora uccidiamo essere viventi per nutrirci, che sia un pollo, una gallina, un maiale o un vitello.

Le guerre ci sono, sempre ci sarannno ed hanno tutte un perchè, giusto o sbagliato che sia, ma è così.

sono fortemente contrario alla pena di morte, ma solo per quanto riguarda gli esseri umani. E saddam non lo era ...

La pena di morte era perfettamente giustificata.

Questo è uno dei rari casi in cui l'interesse nazionale viene prima della pietà umana e della salvaguardia di una vita. L'ergastolo a Saddam sarebbe stato più umano? Idealmente sì, ma avrebbe permesso di tenere in vita la speranza dei suoi sostenitori di riportarlo al potere un giorno, con tutto ciò che questo comporta in potenziali sacrifici umani.

Tenerlo in vita sarebbe stato un costante pericolo per lo stato iracheno negli anni a venire.


In compenso, sarebbe molto più utile interrogarsi sulla giustizia resa da un tribunale fantoccio, che ha condannato Saddam sbrigativamente e con procedure assai criticabili, dimenticandosi un dettaglio: ovvero capire chi finanziava Saddam e da dove venivano le armi chimiche che ha usato.

Una volta la condanna pronunciata, la pena di morte era certo la più logica pena da applicare. Eppure questo processo rimane una farsa che non ha dato le risposte che sarebbe stato necessario ottenere.

cosa aggiungere di più? questi 3 post riassumono anche il mio pensiero

(Y) (Y) (Y)

Silence
02-01-2007, 14.17.09
Belli gli ultimi servizi televisivi in merito all'impiccagione di Saddam...

si è parlato di un tribunale fasullo...

si parlato di come l'america abbia cercato con ogni mezzo di ritardare l'esecuzione :rolleyes:

si è indignato anche il parlamento inglese (ma non era stata fatta giustizia?)

è cominciato a circolare il video dell'esecuzione con tanto di audio in cui si insulta il condannato, osannando il nome di un altro delinquente (suo pari).



Strano, mi aspettavo una frase di chiusura, del tipo "Ecco...oggi abbiamo finalmente concluso il processo di democratizzazione".

Un plauso mio personale va: agli anglo-americani (superfluo il motivo) che hanno finanziato per anni Saddam nella sua guerra contro l'Iran;
alla comunità internazionale che non ha detto nulla;
all'Italia, che come sempre non conta una beneamata mazza;
alla chiesa, che non capisco cosa pretenda di insegnare, se non la codardia.

All'uomo...che non merita altro che l'estinzione per sua stessa mano!

NightMan
02-01-2007, 17.56.36
Platone disse che la guerra esiste ed esisterà sempre perchè nsce dalle passioni umane. E' insita nella natura umana, cioè nella nostra tendenza alla collera ed alla preopotenza, nella nostra ansia di affermarci ed esercitare un predominio, una supremazia.

Molto in piccolo, ma se ci pensi bene ogni nostra azione nel quotidiano è un "piccolo" atto di guerra che esercitiamo su qualcuno o su qualcosa.

Prendi, esempio, le rivalità professionali, quelle politiche.
Le gare sportive sono una forma di guerra. La ricerca di un posteggio per l'auto quando c'è il lavaggio delle strade.....

In sintesi viviamo in un mondo dove la vita uccide la vita, dove ancora uccidiamo essere viventi per nutrirci, che sia un pollo, una gallina, un maiale o un vitello.

Le guerre ci sono, sempre ci sarannno ed hanno tutte un perchè, giusto o sbagliato che sia, ma è così.


beh, un conto è ammazzare delle persone, un conto è una partita di calcio o un concorso pubblico. Io penso che la guerra è sempre la soluzione più stupida, soprattutto quando si hanno tutti i mezzi necessari e politici per evitarla. La cosa grave poi, in quest'ultima guerra è che non si doveva evitare nulla. Si è fatta una guerra preventiva sulla base di un sospetto che poi si è dimostrato infondato. Insomma, qui si sono ammazzate decine, forse centinaia di migliaia di vite umane per cosa??? E poi se ne sono usciti che in fondo hanno dato la democrazia all'Iraq? Eh già, una democrazia col bonus della guerra civile, sai quanto sono contenti gli irakeni?

NightMan
02-01-2007, 18.03.45
intanto, su internet, oltre all'indecoroso video dell'esecuzione di Saddam (bell'esempio di quanto sa essere "vigliacco" l'essere umano) circolano tesi pseudodocumentate che ipotizzano il fatto che sul patibolo ci fosse un sosia di saddam anzichè lui stesso
Per me sono tutte bufale ma vedrete che (data la naturale tendenza umana a credere alla fandonie) presto la leggenda di Saddam ancora vivo comincerà a circolare seriamente

Variac
04-01-2007, 20.35.17
Platone disse che la guerra esiste ed esisterà sempre perchè nsce dalle passioni umane. E' insita nella natura umana, cioè nella nostra tendenza alla collera ed alla preopotenza, nella nostra ansia di affermarci ed esercitare un predominio, una supremazia.

Molto in piccolo, ma se ci pensi bene ogni nostra azione nel quotidiano è un "piccolo" atto di guerra che esercitiamo su qualcuno o su qualcosa.

Prendi, esempio, le rivalità professionali, quelle politiche.
Le gare sportive sono una forma di guerra. La ricerca di un posteggio per l'auto quando c'è il lavaggio delle strade.....

In sintesi viviamo in un mondo dove la vita uccide la vita, dove ancora uccidiamo essere viventi per nutrirci, che sia un pollo, una gallina, un maiale o un vitello.

Le guerre ci sono, sempre ci sarannno ed hanno tutte un perchè, giusto o sbagliato che sia, ma è così.

(Y) (Y) (Y)
Consiglio il film "Equilibrium" che affronta un po questo tema, a me ha fatto ragionare molto.

n@ndo
04-01-2007, 21.50.45
:wall: intanto....
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2007-01-04_10438173.html

Flying Luka
05-01-2007, 02.24.19
:wall: intanto....
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2007-01-04_10438173.html


Davvero!!!!!!!!!!

Quando non si vuol capire....

wilhelm
05-01-2007, 11.38.06
:wall:

NightMan
05-01-2007, 18.02.51
Davvero!!!!!!!!!!

Quando non si vuol capire....

forse siamo noi a non capire loro...

Silence
05-01-2007, 21.21.49
forse siamo noi a non capire loro...

C'è poco da capire!

Resto sulle mie posizioni riguardo la fine di Saddam, ma non posso, ripeto non posso, tollerare un paese che si indigna per la morte di un dittatore, mettendo la bandiera a mezz'asta, e poi fa condannare a morte un gruppo di medici considerati responsabili della diffusione dell'aids all'interno di un ospedale.

Per la cronoca, i medici sono innocenti...un gruppo di medici esterni (fra cui un pezzo grosso francese) aveva fatto notare come il contagio fosse avvenuto prima della loro assunzione, e causato da condizioni igeniche da schifo.

Quell'essere lercio che è Gheddafi, è riuscito a far credere alla popolazione che i responsabili fossero realmente i medici e che lo avrebbero fatto contro la Libia.

C'è poco da capire!

Flying Luka
06-01-2007, 10.27.12
C'è poco da capire!



E' quello che da anni ormai sostengo nel thread della Fallaci.

C'è poco da capire.

wilhelm
06-01-2007, 11.25.23
C'è poco da capire, e, se mi è permesso: c'è poco da scrivere "forse siamo noi a non capire" giusto per il gusto di scrivere, per il gusto di contraddire, per il bisogno di sentirsi buoni dentro (?)... :mad:

Silence
06-01-2007, 17.45.28
Con tutto il rispetto wilhelm, non ti è permesso. ;)

In fondo nightman ha espresso un pensiero, e non mi pare il caso che lo si giudichi in questo modo. Nessuno ti dà la certezza che lui lo abbia scritto "giusto per scrivere, giusto per contraddire, giusto per sentirsi buono dentro".

Pur avendo le mie idee, non avendo sentito le sue motivazioni (che spero arriveranno presto) , prima di appiccicare delle etichette, preferisco aspettare. :)



Ps. Non è per fare polemiche sia chiaro, anche perchè la mia opinione, ben espressa poco sopra, ci vede abbastanza d'accordo. :)

crazy.cat
06-01-2007, 18.26.27
Come a dire, avete portato la "democrazia" in Iraq, adesso lasciateci che l'applichiamo a modo nostro e non rompete le scatole.

Pena morte, Iraq attacca i critici
"Esecuzione raìs è un affare interno"

L'impiccagione di Saddam Hussein continua a far discutere. Dopo le numerose critiche all'esecuzione dell'ex raìs, il primo ministro iracheno, Nuri al Maliki, ha infatti annunciato che potrebbe rivedere le relazioni "con tutti gli Stati che non hanno rispettato la volontà del popolo iracheno". "L'esecuzione di Saddam - ha aggiunto Maliki - è da considerarsi un affare interno dell'Iraq e riguarda solo gli iracheni".

Dura, dunque, la reazione del governo di Baghdad alle critiche alla pena di morte inflitta all'ex dittatore. "Siamo stupefatti delle reazioni di certi governi che piangono sulla sorte del despota con il pretesto che è stato giustiziato nel giorno di una festa religiosa, mentre egli le violava sempre", ha detto il premier iracheno. "Riteniamo che si tratti di una insidiosa sedizione, di una flagrante interferenza negli affari interni dell'Iraq e di un affronto alle famiglie delle vittime", ha aggiunto Maliki.

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo342995.shtml

Flying Luka
06-01-2007, 21.52.32
C'è poco da capire, e, se mi è permesso: c'è poco da scrivere "forse siamo noi a non capire" giusto per il gusto di scrivere, per il gusto di contraddire, per il bisogno di sentirsi buoni dentro (?)... :mad:

Con tutto il rispetto wilhelm, non ti è permesso. ;)

In fondo nightman ha espresso un pensiero, e non mi pare il caso che lo si giudichi in questo modo. Nessuno ti dà la certezza che lui lo abbia scritto "giusto per scrivere, giusto per contraddire, giusto per sentirsi buono dentro".

Pur avendo le mie idee, non avendo sentito le sue motivazioni (che spero arriveranno presto) , prima di appiccicare delle etichette, preferisco aspettare. :)



Ps. Non è per fare polemiche sia chiaro, anche perchè la mia opinione, ben espressa poco sopra, ci vede abbastanza d'accordo. :)


Siamo al solito "misunderstanding"! State dicendo le stesse cose o quasi.

Chi più chi meno, sembra che siamo tutti d'accordo sul fatto che Saddam Hussein non fosse certo il candidato ideale al Nobel per la pace ma, a parte questo, leggendo qua e là c'è ancora chi lo difende... mi riferisco all'articolo segnalato da n@ndo.

Non ho mai nascosto le mie antipatie verso il mondo islamico, verso questa cultura troppo lontana dal mio modo di pensare, ma in effetti sarebbe interessante approfondire i motivi per i quali saremmo noi a non capire loro.

Questo quindi SENZA voler essere buonisti o fessi ad oltranza, ma proprio capire il motivo di comprensione verso un popolo, una cultura e un modo di pensare che fa del sangue, della morte, della vendetta, della tortura, della assoluta negazione della democrazia, il loro "credo".

forse siamo noi a non capire loro...

...ed è proprio per i motivi che ho appena scritto che non riesco a capire loro. Non posso. Per quanto elastico possa sforzarmi di essere, non ci riesco.
Senz'altro è un mio limite, ma non posso.

wilhelm
07-01-2007, 00.41.30
Grazie per la precisazione Luka,
e, nel caso NigthMan abbia a risentirsi per quanto da me scritto, gli porgo le mie scuse, fermo restando il mio totale riconoscimento nelle parole di Luka.

:) (B)

Silence
07-01-2007, 01.55.13
Siamo al solito "misunderstanding"! State dicendo le stesse cose o quasi.

Ma infatti alla fine del mio post ho detto che, seppure non totalmente, siamo d'accordo. :)

NightMan
08-01-2007, 03.53.17
C'è poco da capire, e, se mi è permesso: c'è poco da scrivere "forse siamo noi a non capire" giusto per il gusto di scrivere, per il gusto di contraddire, per il bisogno di sentirsi buoni dentro (?)... :mad:

Ha ragione Luka, siamo al solito misunderstanding, anzi, se mi è permesso e simpaticamente ti dico che mi hai proprio dato una risposta del ca**o!
Fammi capire il senso di quello che vuoi dire; Io ho solo replicato con un'affermazione (senza motivazioni) ad un'altra affermazione (senza motivazioni) che Luka poco prima aveva postato e che tu, come la diresti te: "giusto per il gusto di scrivere, per il gusto di accodarti al pensiero comune, per il bisogno di sentirsi saggi", hai validato (senza motivazioni) con un:

:wall:

Insomma, sono sbalordito da questa cosa. Siamo in un forum pubblico; è prassi che uno scriva un suo abbozzo di pensiero, una frase a metà per poi completarla e svilupparla successivamente, anche confrontandola con le opinioni degli altri. Cacchio, c'erano anche i puntini sospensivi! Non funziona più così, fammi capire? :mad:
Quella di Tristezza è una replica azzeccata, un pensiero che ti porta a chiarire quello che hai precedentemente scritto... La tua invece non lo è! E' un giudizio del quale io non posso offendermi perchè non è motivato ma che, come vedi, non mi porta a chiarire il mio pensiero ma ad andare OT per replicare. :(

E' questo è il primo e l'ultimo pensiero che dedico a questa tua uscita infelice. Replica o chiarisci tu se ne hai bisogno, io chiudo qui e domani magari cerco di chiarire meglio ciò che intendevo dire con quella frase. Scusa l'infervoratura ma dai, capisci pure tu, certe cose non si possono proprio leggere!

Sbavi
08-01-2007, 15.13.02
Misurandechè? :mm:

Flying Luka
08-01-2007, 16.32.48
Misurandechè? :mm:

Sbavi, apprezzo la buona volontà di un intervento mirato a stemperare la tensione, ma almeno i threads – diciamo – “impegnati”, per favore lasciamo che restino tali.

Questo non significa che tu non debba partecipare, anzi… se hai qualcosa da scrivere in merito all’oggetto sei più che benvenuto e ti leggiamo tutti molto volentieri, ma preferirei, nel limite del possibile, che quei due o tre thread ad oggetto sociale e/o politico rimanessero tali senza spam-contaminazione.

Spero tu possa capire ;) (B)

Sbavi
08-01-2007, 16.38.23
Certo che capisco...OK (B)

wilhelm
08-01-2007, 18.16.32
Scuse inviate in PVT al diretto interessato, e scuse a voi per l'imbarazzo causato.

Guglielmo

biologist1972
08-01-2007, 18.16.41
Mi permetto, se mi è consentito, di aggiungere il mio modesto pensiero: sareste capaci di spiegare alle migliaia di famiglie irachene oggetto di persecuzioni da parte dell'ex dittatore, che la sua condanna alla pena capitale rappresenta una punizione inumana, incivile e crudele che viola in definitiva i diritti fondamentali dell'uomo.
Così mi viene in mente il seguente quesito: Saddam, era da considerarsi "uomo" anche quando ordinava l'eccidio di migliaia di persone con l'ausilio di armi chimiche e batteriologiche? In altre parole, la tolleranza umana, l'equilibrio nel comminare una giusta pena secondo codici improntati alla rieducazione del reo, rimangono valori stabili anche a fronte di crimini spaventosi che la stesso approccio buonista e riabilitativo delle nostre leggi e dei nostri legislatori non riesce nemmeno a contemplare.
Posso comprendere la posizione contraria alla pena capitale, in sede di giudizio di un reato gravissimo, ma isolato. Se invece siamo in presenza di abusi e stermini sistematici, allora l'umana pietà e il senso cristiano vengono meno: questo è dunque il caso di Saddam, una vicenda non unica, ma almeno rara nello scenario internazionale, caratterizzata da una tirannia e da una ferocia senza paragoni.
Dunque torno a chiedermi: questo regime mieteva vittime all'ordine del giorno, non procurandoci in verità troppo tormento e/o lacerazioni dell'animo, giusto?
Come mai, appena il sovrano tribunale iracheno, ha emesso la sentenza secondo la sua opinabile giustizia, i media e l'opinione internazionale hanno tuonato a difesa dei diritti sanciti dalla carta ONU dell'infingardo Saddam, elevato non a criminale psicopatico, ma quasi a prigioniero di guerra.
Sembra quasi che la solita platea buonista, perdonista e garantista, stia li' in attesa che qualche prepotente assassino o delinquente cada in sventura, per fare professione di fede, di giustizia e di libertà, tacendo o sussurrando quando gli stessi personaggi offendono deliberatamente la vita umana, in maniera anche peggiore dell'esecuzione capitale.
Ora finalmente il mondo si è disfatto di questa oscura presenza di cui potevamo farne a meno, perché perdere il nostro tempo a discorrere di questo nematode, quando in questo momento ci sono sinceramente delle persone oneste e pie che stanno subendo prepotenze o altro: mobilitatevi per questi cittadini.
Altra precisazione: qualcuno ha visto giusto, asserendo che noi "occidentali" non capiamo gli altri "mondi" e questo si estrinseca proprio nel voler applicare le nostre leggi penali d'ispirazione democratica ad un contesto che libertà e giustizia non ne ha mai avute. Quindi mi sembra palese l'errore di misurare il senso di giustizia di altri popoli, usando il nostro metro e senza aver subito ciò che questi hanno avuto la sventura di provare.
Il mio pensiero è perfettamente aderente a quello di Luca e Guglielmo.

Robbi
08-01-2007, 19.09.12
Caro Biologist ;)
Non faccio fatica ad assumere su me stesso il tuo ragionamento. Sono come tanti contrario alla pena capitale.
Per la mia concezione del diritto, fatico a comprendere uno Stato che commina la morte come pena per l'espiazione del delitto. Il delitto in questo modo non si espia, si estingue per il condannato.
L'espiazione della pena passa dal carcere, anche duro e nella certezza della sua applicazione, che un tribunale attribuisce. Questa per me e' Giustizia.

Anzi diro' di piu'. Mi da un certo fastidio vedere oggi questa "levata di scudi" a favore non tanto di Saddam ma quanto di un problema di carattere generale che sicuramente esiste, la pena di morte nella sua globalita'.

E' il modo "peloso" , strumentale con cui si porta all'attenzione dell'opinione pubblica questo argomento.

C'era bisogno di aspettare Saddam??
Nessuno dei membri degli Stati Occidentali che fanno accordi commerciali, come il nostro, si accorge che per esempio in Cina vengono eseguite migliaia di sentenze all'anno, con processi pubblici talvolta, che definire tali e' una vergogna solo pensarlo??

O con i ricchi paesi arabi, padroni del petrolio, dove la lapidazione e il taglio della testa nella pubblica piazza sono all'ordine del giorno?

A Pannella do credito, in quanto per queste cose , e non solo, mi riferisco alla sfera dei diritti in generale , si e' sempre battuto e gli riconosco perlomeno una "pulizia intellettuale".

Gli altri mi fanno solo schifo!
Mi riferisco ai politici nostrani per intenderci!

exion
08-01-2007, 19.24.19
La morte di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della nazione; quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. La morte di qualche cittadino divien dunque necessaria quando la nazione ricupera o perde la sua libertà, o nel tempo dell'anarchia, quando i disordini stessi tengon luogo di leggi; ma durante il tranquillo regno delle leggi, in una forma di governo per la quale i voti della nazione siano riuniti, ben munita al di fuori e al di dentro dalla forza e dalla opinione, forse piú efficace della forza medesima, dove il comando non è che presso il vero sovrano, dove le ricchezze comprano piaceri e non autorità, io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri dal commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte.


Dei Delitti e delle Pene - Cesare BECCARIA


Se questo testo rimane, in Italia e in Europa, una delle principali fonti di ispirazione per gli oppositori della pena di morte, sarebbe utile ispirarsene anche nel caso di Saddam Hussein, evitando di strumentalizzare il più controproducente dei casi da difendere.
La condanna, le modalità con cui ci si è arrivati e in generale l'autorità che lo ha giudicato rimangono criticabilissimi, ma in conclusione è davvero complicato e controproducente sostenere che la pena di morte non fosse la logica conclusione dell'esistenza di Saddam, almeno nel contesto storico attuale.

NightMan
08-01-2007, 19.52.39
Con wilhelm è tutto chiarito, anzi mi scuso un pò con tutto per la mia risposta dura. Potevo essere, anzi, dovevo essere più pacato. Intanto, cerco di spiegare il senso della mia frase contestata:

forse siamo noi a non capire loro...

In realtà non c'è molto da spiegare. Si parlava del fatto che la Libia aveva messo le bandiere a mezz'asta per la morte di Saddam e Luka si chiedeva perchè questi non volevano capire. Io rispondevo che forse siamo noi occidentali a non capire loro, solo per dire che forse le cose che per noi sono di un colore, per loro sono del colore opposto e quindi anche le reazioni a certi eventi. Per noi occidentali Saddam era un criminale, un dittatore spietato, uno che gasava il suo popolo e che meritava la morte. Per molti di loro, invece Saddam era un simbolo, uno che si opponeva senza paura all'occidente ladro delle loro risorse e invasore delle loro terre, quindi mi sembra normale che lo considerino un martire o che il suo amico Gheddafi sfrutti questo evento per farsi bello coi suoi e per provocare l'occidente. Molti in quelle terre ci ODIANO, vogliamo capirlo o no? Non mi metto a disquisire se sia giusto o no ma secondo me dobbiamo partire da questo punto di vista per capire certi fenomeni. Se noi continuiamo prendiamo spunto e scusa da quest'odio per cercare lo scontro ideologico e militare e non mettiamo mai invece il dialogo come arma superiore per aprire certe porte, staremo qui a discutere di terrorismo e guerra per secoli e secoli ancora.

Robbi
08-01-2007, 20.53.57
Molti in quelle terre ci ODIANO, vogliamo capirlo o no? Non mi metto a disquisire se sia giusto o no ma secondo me dobbiamo partire da questo punto di vista per capire certi fenomeni. Se noi continuiamo prendiamo spunto e scusa da quest'odio per cercare lo scontro ideologico e militare e non mettiamo mai invece il dialogo come arma superiore per aprire certe porte, staremo qui a discutere di terrorismo e guerra per secoli e secoli ancora.

Hai centrato un punto essenziale fondamentale.
L'odio di un certo mondo islamico, non tutto per il vero, verso i valori dell'occidente.

Purtroppo come detto e spiegato piu' e piu' volte il famigerato "islam moderato" NON esiste, e' una chimera tutta occidentale ; o meglio sempre di piu' avanza in quelle regioni una sorta di recrudescenza del fondamentalismo, per una serie di motivi che imporrebbero qui un'analisi sociologica, ma non con i nostri riferimenti, con I LORO!! ve li risparmio (per ora) NON se ne esce!

Purtroppo sono sempre meno nel mondo islamico i poteri "moderati" con i quali poter intavolare una sorta di dialogo. Guarda per esempio il grande, grandissimo rischio di guerra civile che sta attraversando attualmente la Palestina , con Hamas al potere che fomenta un certo fondamentalismo e Il "moderato" Abu Mazen che tenta il dialogo sia al suo interno e parimenti alquanto disperatamente cerca di essere un interlocoture credibile per gli occidentali, israeliani compresi.

Il tuo pensiero positivo ti fa onore e lo apprezzo, ma la "real politik" dice invece che i tempi non sono ancora maturi, e non lo saranno per i decenni a venire.
Forse prima o poi qualcuno iniziera' il percorso che tu auspichi, io sicuramente NON avro' il piacere di vederlo non dico attuato, ma almeno iniziato
:)

biologist1972
08-01-2007, 21.18.13
Caro Biologist ;)
Non faccio fatica ad assumere su me stesso il tuo ragionamento. Sono come tanti contrario alla pena capitale.
Per la mia concezione del diritto, fatico a comprendere uno Stato che commina la morte come pena per l'espiazione del delitto. Il delitto in questo modo non si espia, si estingue per il condannato.
L'espiazione della pena passa dal carcere, anche duro e nella certezza della sua applicazione, che un tribunale attribuisce. Questa per me e' Giustizia.

Anzi diro' di piu'. Mi da un certo fastidio vedere oggi questa "levata di scudi" a favore non tanto di Saddam ma quanto di un problema di carattere generale che sicuramente esiste, la pena di morte nella sua globalita'.

E' il modo "peloso" , strumentale con cui si porta all'attenzione dell'opinione pubblica questo argomento.

C'era bisogno di aspettare Saddam??
Nessuno dei membri degli Stati Occidentali che fanno accordi commerciali, come il nostro, si accorge che per esempio in Cina vengono eseguite migliaia di sentenze all'anno, con processi pubblici talvolta, che definire tali e' una vergogna solo pensarlo??

O con i ricchi paesi arabi, padroni del petrolio, dove la lapidazione e il taglio della testa nella pubblica piazza sono all'ordine del giorno?

A Pannella do credito, in quanto per queste cose , e non solo, mi riferisco alla sfera dei diritti in generale , si e' sempre battuto e gli riconosco perlomeno una "pulizia intellettuale".

Gli altri mi fanno solo schifo!
Mi riferisco ai politici nostrani per intenderci!

Condivido il tuo punto di vista ;) ed è innegabile che la pena capitale come strumento di giustizia sia ripugnante ed inefficace.
L'aspetto che mi sconcerta è la puntualità con la quale i media, alcuni governi nazionali ed una certa parte politica, cattolica ed intellettuale cavalchino l'onda della propaganda moralista in un contesto che forse merita un'analisi separata: un paese che si è liberato ( con tutti i pro e i contro del caso) da una feroce dittatura e che ora pretende "giustizia", in un modo tribale e vendicativo, non giudicabile però dal nostro pulpito immerso in un sistema democratico e liberale lontano anni luce dall'inferno iracheno.

NightMan
09-01-2007, 04.54.20
Condivido il tuo punto di vista ;) ed è innegabile che la pena capitale come strumento di giustizia sia ripugnante ed inefficace.
L'aspetto che mi sconcerta è la puntualità con la quale i media, alcuni governi nazionali ed una certa parte politica, cattolica ed intellettuale cavalchino l'onda della propaganda moralista in un contesto che forse merita un'analisi separata: un paese che si è liberato ( con tutti i pro e i contro del caso) da una feroce dittatura e che ora pretende "giustizia", in un modo tribale e vendicativo, non giudicabile però dal nostro pulpito immerso in un sistema democratico e liberale lontano anni luce dall'inferno iracheno.

Non sono d'accordo su alcuni punti.
1. Il paese non si è liberato ma è stato "liberato".Ora però bisognerebbe anche analizzare quanto e se effettivamente la popolazione si senta libera o quanto e se si senta "occupata".
2. La vendetta non era di certo voluta da tutto l'Iraq, ma da una sola parte, quella che adesso è al governo. C'è tutta un'altra parte dell'Iraq che rimpiange Saddam e che ora lo vede come un martire. Se portare la democrazia significa anche permettere che i vincitori si accanniscano contro i vinti, io allora non mi riconosco (ed infatti mai mi sono riconosciuto) in questa operazione.
3. Secondo me bisognerebbe distinguere meglio quelli che sono contrari alla pena di morte per una propria visione morale delle cose da quelli che vedevano l'esecuzione di Saddam solo come inopportuna. Noto invece che una certa stampa (e di conseguenza un certo pubblico) tende genericamente a catalogare tutti quelli che non volevano l'esecuzione come buonisti e moralisti anche quando in realtà non lo sarebbero. A me ad esempio non frega molto dell'esecuzione di Saddam (che bruci all'inferno) ma mi son sentito spesso dare del buonista solo perchè la ritenevo politicamente inopportuna.

Flying Luka
15-01-2007, 11.44.59
Baghdad, 15 gennaio 2007 - A due settimane dall'esecuzione della condanna a morte di Saddam Hussein, sono stati impiccati stamane all'alba i due coimputati che erano stati condannati alla pena capitale assieme all'ex raìs per per il massacro di 148 sciiti nel villaggio di Dujail nel 1982.

Barzan Ibrahim al Tikriti, il fratellastro di Saddam Hussein, e Awad Hamed al-Bandar, ex-capo del tribunale rivoluzionario iracheno, sono stati impiccati oggi poco prima dell'alba, ha detto il procuratoreMunqith al-Faroon. L'impiccagione è stata confermata in conferenza stampa da un portavoce del governo, secondo cui "tutto è avvenuto regolarmente" ma la testa di Barzan al Tikriti si è "staccata dal corpo".

Le esecuzioni sono avvenute stamattina alle 6, ora locale, nel palazzo dei servizi di informazione militare a nord di Baghdad, lo stesso nel quale Saddam Hussein è stato impiccato il 30 dicembre scorso.

http://qn.quotidiano.net/chan/esteri:5456412:/2007/01/15:

Gigi75
15-01-2007, 11.49.38
"tutto è avvenuto regolarmente" ma la testa di Barzan al Tikriti si è "staccata dal corpo".



non ci sono parole... :wall:

Flying Luka
15-01-2007, 11.52.06
Molti in quelle terre ci ODIANO, vogliamo capirlo o no?


Il concetto è chiarissimo: il loro odio nei nostri confronti.

Poi però, chissà perchè, alla fine approdano tutti nella cara, vecchia (ed occidentale) Europa, con particolare accanimento in Italia.

Si fanno gli affaracci loro, spadroneggiano, dettano leggi, utlimatum ad aut aut, vivono ai margini della legalità, aprono moschee abbastanza facilmente... però ci odiano!

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

Thor
15-01-2007, 12.05.26
bah..io stamattina in radio e in tele non ho sentito/visto nessuno che si strappasse i peli del petto o urlasse all'eccidio, o Pannella in sciopero della fame/sete/bidet, come l'altra volta. perché? morti di 2° livello rispetto a quella di Saddam?

Gigi75
15-01-2007, 12.08.46
prima pagina di repubblica riporta le critiche di Italia e UE :)

Flying Luka
15-01-2007, 12.18.15
Mi chiedo perchè le "buoniste" Italia ed UE devono sempre scagliarsi contro le esecuzioni capitali "eccellenti e famose" e, invece, passare sotto assoluto silenzio centinaia di esseri umani che vengono giustiziati nella comunista Cina, ogni anno, spesso dopo un processo fittizio e/o sommario.


Questa, IMHO, è ipocrisia bella e buona. Al solito 2 pesi e 2 misure...

Mah.... :mm:

Thor
15-01-2007, 14.00.38
Mi chiedo perchè le "buoniste" Italia ed UE devono sempre scagliarsi contro le esecuzioni capitali "eccellenti e famose" e, invece, passare sotto assoluto silenzio centinaia di esseri umani che vengono giustiziati nella comunista Cina, ogni anno, spesso dopo un processo fittizio e/o sommario.


Questa, IMHO, è ipocrisia bella e buona. Al solito 2 pesi e 2 misure...

Mah.... :mm:(Y)

NightMan
15-01-2007, 14.12.07
Mi chiedo perchè le "buoniste" Italia ed UE devono sempre scagliarsi contro le esecuzioni capitali "eccellenti e famose" e, invece, passare sotto assoluto silenzio centinaia di esseri umani che vengono giustiziati nella comunista Cina, ogni anno, spesso dopo un processo fittizio e/o sommario.


Questa, IMHO, è ipocrisia bella e buona. Al solito 2 pesi e 2 misure...

Mah.... :mm:

Non se ne lavano le mani. L'Italia è sempre stata in primo piano contro la pena di morte (potei citarti decine e decine di casi soprattutto contro esecuzioni negli USA). Non ultima si è resa promotrice dell'ennesima richiesta all'ONU di mettere all'indice la pena capitale. Certo, la pena di Saddam fa più rumore e quindi se n'è colta l'occasione per farsi nuovamente sentire, però non si può dire che prima non si sia mai mosso un dito.

NightMan
15-01-2007, 14.18.54
bah..io stamattina in radio e in tele non ho sentito/visto nessuno che si strappasse i peli del petto o urlasse all'eccidio, o Pannella in sciopero della fame/sete/bidet, come l'altra volta. perché? morti di 2° livello rispetto a quella di Saddam?

Non credo ci sia ipocrisia. Mi sembra ovvio che il rumore attorno alla notizia sia di tono minore. E' un pò la stessa cosa che avviene quando ci sono vittime di guerra. Quando le vittime sono irakene (civili e militari) non se ne frega nessuno perchè "tanto" muoiono a decine di migliaia in un anno, quando le vittime sono americane la notizia viene scritta sul giornale ma senza enfasi perchè ne muoiono a centinaia in un anno, quando infine muore anche un solo italiano invece noi stiamo tutti giustamente a piangere e qualcuno a ritrovare spunto per ribadire la propria contrarietà a questa guerra assurda...

wilhelm
15-01-2007, 14.35.40
Mi chiedo perchè le "buoniste" Italia ed UE devono sempre scagliarsi contro le esecuzioni capitali "eccellenti e famose" e, invece, passare sotto assoluto silenzio centinaia di esseri umani che vengono giustiziati nella comunista Cina, ogni anno, spesso dopo un processo fittizio e/o sommario.


Questa, IMHO, è ipocrisia bella e buona. Al solito 2 pesi e 2 misure...

Mah.... :mm:


(Y)(Y)(Y)

Silence
15-01-2007, 15.24.12
Mi chiedo perchè le "buoniste" Italia ed UE devono sempre scagliarsi contro le esecuzioni capitali "eccellenti e famose" e, invece, passare sotto assoluto silenzio centinaia di esseri umani che vengono giustiziati nella comunista Cina, ogni anno, spesso dopo un processo fittizio e/o sommario.


Questa, IMHO, è ipocrisia bella e buona. Al solito 2 pesi e 2 misure...

Mah.... :mm:

Semplicemente perchè c'è sempre di mezzo l'economia. I rapporti di scambio merci sono alla base di tutto, guai pestare i piedi ad un colosso come la comunista Cina o all'imperialismo americano; li, ci si limita ad un semplice "sarebbe meglio non farlo". :rolleyes:

Poi se vogliamo c'è di mezzo il concetto di risonanza, che si esprime in audience, anche perchè di stati che adottano la pena capitale ce ne sono parecchi, ma chi gliene frega?

Meraviglioso il camaleontico studio aperto, che pur di cavalcare l'onda del malcontento generale dovuto alle impiccagioni, riesce a smentire tutta la sua linea editoriale di un anno fa. Prima si appoggiava la politica Usa elogiando anche l'impegno italiano, ora si chiudono i serivizi con un patetico: "Finito il processo di democratizzazione".

Magie dell'audience e del falso interesse dell'opinione pubblica!

Silence
15-01-2007, 15.31.07
Comunque, ma tanto fregherà a pochi, questo è l'elenco dei 54 paesi che ancora adottano la pena capitale:

Afghanistan, Arabia Saudita, Autorità Nazionale Palestinese*, Bahamas, Bahrein, Bangladesh, Bielorussia, Botswana, Burundi, Ciad, Cina, Comore, Corea del Nord, Corea del Sud, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Giappone, Giordania, Guinea, Guinea Equatoriale, Guyana, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kuwait, Libano, Libia, Malesia, Mongolia, Nigeria, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Saint Kitts e Nevis, Sierra Leone, Singapore, Siria, Somalia, Stati Uniti d’America, Sudan, Taiwan*, Thailandia, Trinidad e Tobago, Uganda, Uzbekistan, Vietnam, Yemen, Zambia, Zimbabwe.



-In grassetto, le democrazie liberali (11) che mantengono la pena di morte

- *Stati non membri dell’ONU

Fonte (http://www.nessunotocchicaino.it/bancadati/index.php?tipotema=arg&idtema=9000659)

zen67
15-01-2008, 15.22.40
E' passato circa un anno e la libertà che hanno portato gli states è ancora zoppa e molto malandata...(senza contare il sangue )

E hanno mezza voglia di esportarla pure in iran....

ma tutte queste morti che senso hanno...............

cippico
15-01-2008, 20.23.08
E' passato circa un anno e la libertà che hanno portato gli states è ancora zoppa e molto malandata...(senza contare il sangue )

E hanno mezza voglia di esportarla pure in iran....

ma tutte queste morti che senso hanno...............

e con l'iran c'e' poco da scherzare...non sono cosi messi male come gli iracheni...
e poi...alla fine si verrebbe come al solito coinvolti tutti... :inkaz:
x gli interessi dei...soliti americani...

credo che dalla seconda guerra mondiale in poi...hanno fatto solo cazzate mirate ai loro interessi in nome delal liberta' e democrazia...e le hanno pure prese di santa ragione...vedi vietnam...

e oggi le guerre non sono piu'...atte a liberare e/o conquistare territorio...

...non ci sono piu' i presidenti americani di una volta...ora sono troppo corrotti e pensano solo ai propri interessi...

ciaooo a tutti