Dark!
01-11-2006, 02.34.46
E' che alla fine torno sempre qua, da voi. Un giorno chiederò scusa a tutti, un giorno, forse, mi saprò far perdonare. Ma ora sono qua.
E vi dico che proprio non mi riesce di essere felice in questa vita. Ho attraversato nel corso degli ultimi sei anni fasi sempre più dolorose, costellate di delusioni, fallimenti e indelebili scottatura di ogni genere. Ho cercato di fuggire da esse in maniera ogni volta più blanda della precedente. Mi sono sentito debole, e pure un poco penoso nella mia fragilità.
In questi due mesi, forse qualcuno se ne ricorderà l’incipit, ho dovuto affrontare il lento e progressivo sgretolarsi di una storia d’amore. Ma non una storia come tante ne ho vissute, come una delle quali vi ho resi partecipi già anni fa. E’ quella storia un po’ speciale, che capita a tutti, quell’Amore che arriva e già alla prima occhiata si capisce che è quello “giusto”. Sapete, quello grosso, con la A maiuscola, quello che merita di essere vissuto senza nessuna limitazione. Quello desiderato da tempo, che arriva e spazza via il ricordo di esperienze vissute e che con questa nuova consapevolezza acquistano il fascino sbiadito di un intermezzo insapore. Quello che arriva, e che se se ne va non torna più. Sticazzi. Ce n’è uno solo, ma quanto è tirchio il destino?
Beh comunque sono qua, nei guai, a far la conta delle cose buone e delle cose cattive. A cercare i miei errori, a trovare i miei atti di piccolo eroismo. Un’operazione alla quale ormai dovrei essere abituato. Ma che stavolta assume una sfumatura differente dal solito.
Si, perché stavolta, di errori, proprio non ne ho fatti. Sono stato più di quanto ci si poteva aspettare da me, sono stato sincero, trasparente, attento, altruista. Sono stato un dolce innamorato e sono stato sicuro amante. Ho desiderato, ottenendo, senza chiedere nulla di ciò che non mi aspettava. Ho meritato ogni singola magia che ho vissuto nella brevità del tempo a Noi concesso. Ho vissuto nel passato, nel presente e nel futuro, senza lasciarmi sfuggire un solo momento di possibile gioia. Sfruttandolo tanto per me, quanto per Lei. Ho saputo comprendere, soprassedendo sulle piccole cose, ho saputo perdonare gli errori commessi in buona fede. Ho fatto tutto. E non mi importa se qualcuno ora mi sta già additando come presuntuoso ed arrogante: ho la certezza che quanto scrivo corrisponda a verità.
Mi trovo ora davanti ad una porta che fatica ad aprirsi, ma stavolta anziché spingerla tentando di spalancarla ottenendo solo il risultato di bloccarla definitivamente, ho saputo allontanarmi un po’ da essa aprendo totalmente la MIA porta.
Se lei vorrà, la varcherà e tornerà da me. Se non vorrà, sarà stata lei a perdere. A perdere una persona che ha saputo accettarla nella sua unica identità, con i suoi pregi e difetti, accettandola così come è. Amandola, per quello che è.
Le ho aperto questa porta per darle l’occasione di non lasciarsi sfuggire me.
Mi aspettano tempi duri, lo so, l’attesa sarà lunga, snervante e forse si rivelerà inconcludente. So che soffrirò, e anche tanto, ma ho la convinzione,anzi, la certezza, che questa volta il gioco valga la candela.
“Stefania, ti Amo, come ti ho amata tanto sei anni fa, non buttare tutto nel cesso. Io non sono spaventato dalle tue paure, io non fuggirò dalla tua insoddisfazione. Torna da me e troverai un luogo di quiete in cui coltivare te stessa. Torna da me, perché ti ho creduta quando hai detto che mi ami. Ti ho creduta ogni volta in cui hai pronunciato queste parole.”
So che soffrirò per Lei, ma non gliene faccio una colpa: la vita è stata forse più dura con lei che con me.
A voi, Amici del forum, questa volta non chiedo conforto. Chiedo sostegno. Perché devo essere forte nello stare nascosto ed in attesa, che questa volta la posta in palio è troppo alta per commettere un errore irreparabile. Ho già avuto le prime avvisaglie della consueta debolezza che torna a spingere, ma devo vincerla.
Portate un po’ di pazienza, che mi posso fidare solo di voi. Di Luka, di Robbi, di Thor, di Alex, di Dav, di Sbavi, di Cricchia, di Astro, di Deep e di tutti gli altri che vista la tarda ora e la vastità della lista non cito. Di Paolino però no, non mi fido, soprattutto se è alle mie spalle.
Tornerò qua, ciclicamente, vi chiederò di mutare rabbia e dolore in speranza..
Vado a letto, grazie sin da ora a tutti quanti.
d!
E vi dico che proprio non mi riesce di essere felice in questa vita. Ho attraversato nel corso degli ultimi sei anni fasi sempre più dolorose, costellate di delusioni, fallimenti e indelebili scottatura di ogni genere. Ho cercato di fuggire da esse in maniera ogni volta più blanda della precedente. Mi sono sentito debole, e pure un poco penoso nella mia fragilità.
In questi due mesi, forse qualcuno se ne ricorderà l’incipit, ho dovuto affrontare il lento e progressivo sgretolarsi di una storia d’amore. Ma non una storia come tante ne ho vissute, come una delle quali vi ho resi partecipi già anni fa. E’ quella storia un po’ speciale, che capita a tutti, quell’Amore che arriva e già alla prima occhiata si capisce che è quello “giusto”. Sapete, quello grosso, con la A maiuscola, quello che merita di essere vissuto senza nessuna limitazione. Quello desiderato da tempo, che arriva e spazza via il ricordo di esperienze vissute e che con questa nuova consapevolezza acquistano il fascino sbiadito di un intermezzo insapore. Quello che arriva, e che se se ne va non torna più. Sticazzi. Ce n’è uno solo, ma quanto è tirchio il destino?
Beh comunque sono qua, nei guai, a far la conta delle cose buone e delle cose cattive. A cercare i miei errori, a trovare i miei atti di piccolo eroismo. Un’operazione alla quale ormai dovrei essere abituato. Ma che stavolta assume una sfumatura differente dal solito.
Si, perché stavolta, di errori, proprio non ne ho fatti. Sono stato più di quanto ci si poteva aspettare da me, sono stato sincero, trasparente, attento, altruista. Sono stato un dolce innamorato e sono stato sicuro amante. Ho desiderato, ottenendo, senza chiedere nulla di ciò che non mi aspettava. Ho meritato ogni singola magia che ho vissuto nella brevità del tempo a Noi concesso. Ho vissuto nel passato, nel presente e nel futuro, senza lasciarmi sfuggire un solo momento di possibile gioia. Sfruttandolo tanto per me, quanto per Lei. Ho saputo comprendere, soprassedendo sulle piccole cose, ho saputo perdonare gli errori commessi in buona fede. Ho fatto tutto. E non mi importa se qualcuno ora mi sta già additando come presuntuoso ed arrogante: ho la certezza che quanto scrivo corrisponda a verità.
Mi trovo ora davanti ad una porta che fatica ad aprirsi, ma stavolta anziché spingerla tentando di spalancarla ottenendo solo il risultato di bloccarla definitivamente, ho saputo allontanarmi un po’ da essa aprendo totalmente la MIA porta.
Se lei vorrà, la varcherà e tornerà da me. Se non vorrà, sarà stata lei a perdere. A perdere una persona che ha saputo accettarla nella sua unica identità, con i suoi pregi e difetti, accettandola così come è. Amandola, per quello che è.
Le ho aperto questa porta per darle l’occasione di non lasciarsi sfuggire me.
Mi aspettano tempi duri, lo so, l’attesa sarà lunga, snervante e forse si rivelerà inconcludente. So che soffrirò, e anche tanto, ma ho la convinzione,anzi, la certezza, che questa volta il gioco valga la candela.
“Stefania, ti Amo, come ti ho amata tanto sei anni fa, non buttare tutto nel cesso. Io non sono spaventato dalle tue paure, io non fuggirò dalla tua insoddisfazione. Torna da me e troverai un luogo di quiete in cui coltivare te stessa. Torna da me, perché ti ho creduta quando hai detto che mi ami. Ti ho creduta ogni volta in cui hai pronunciato queste parole.”
So che soffrirò per Lei, ma non gliene faccio una colpa: la vita è stata forse più dura con lei che con me.
A voi, Amici del forum, questa volta non chiedo conforto. Chiedo sostegno. Perché devo essere forte nello stare nascosto ed in attesa, che questa volta la posta in palio è troppo alta per commettere un errore irreparabile. Ho già avuto le prime avvisaglie della consueta debolezza che torna a spingere, ma devo vincerla.
Portate un po’ di pazienza, che mi posso fidare solo di voi. Di Luka, di Robbi, di Thor, di Alex, di Dav, di Sbavi, di Cricchia, di Astro, di Deep e di tutti gli altri che vista la tarda ora e la vastità della lista non cito. Di Paolino però no, non mi fido, soprattutto se è alle mie spalle.
Tornerò qua, ciclicamente, vi chiederò di mutare rabbia e dolore in speranza..
Vado a letto, grazie sin da ora a tutti quanti.
d!