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Visualizza versione completa : ..io speriamo che me la cavo....


succhione
08-05-2003, 23.28.23
...la prendo in prestito....una frase molto dolce di un film significativo..
..noi Italiani medi...Napoletani-Romani-Siciliani-Veneti e non...abbiamo una matrice unica, spessore e frivolezza insieme...
...nel mondo riconosciuti come "talenti"...in casa spesso sottovalutati........noi popolo speciale.... :)

Lu(a
08-05-2003, 23.37.16
...ed io, speriamo che me la cavo! :)

Freeze
09-05-2003, 19.33.02
Speriamo

Marco Redaelli
09-05-2003, 21.15.38
io spero sempre ma nn sempre me la cavo...

totore
09-05-2003, 21.19.58
I hope.....
(Y)

Lello
09-05-2003, 22.15.18
Originariamente inviato da succhione
...la prendo in prestito....una frase molto dolce di un film significativo..
..noi Italiani medi...Napoletani-Romani-Siciliani-Veneti e non...abbiamo una matrice unica, spessore e frivolezza insieme...
...nel mondo riconosciuti come "talenti"...in casa spesso sottovalutati........noi popolo speciale.... :)
Mi dispiace puntualizzare Succhio, ma è presa dal libro omonimo di Marcello D'Orta...
un caso letterario del 1990 uscito per i tipi Mondadori....

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Marcello D’Orta è nato a Napoli nel 1953. Ha insegnato per quindici anni nelle scuole elementari della sua città.
Nel 1990 pubblica Io speriamo che me la cavo (Mondadori), libro venduto in 2 milioni di copie. Dal testo è stato tratto un film (regia di Lina Wertmuller, attore protagonista Paolo Villaggio) tre rappresentazioni teatrali (a Roma, sceneggiatura di Maurizio Costanzo e dello stesso D’Orta; a Parigi e a St. Brieuc, Bretagna) e un’opera di musica classica (compositori dell’Orchestra Sinfonica Nuova Alessandro Scarlatti).
Nel 1992 pubblica Dio ci ha creato gratis (Mondadori) che nel 1998 diventa una fiction per la tv con attori protagonisti Nino Manfredi e Leo Gullotta.
Nel 1993 pubblica Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso (Mondadori). Nel 1996 pubblica Il maestro sgarrupato (Mondadori), dal quale nel 2002 verrà tratta una fiction in due puntate, per Rai 1.
Nel 1997 pubblica Il sole ventiquattrore. A spasso per Napoli (Baldini & Castoldi).
Nel 1999 pubblica Non è mai troppo tardi (Newton & Compton). Sempre nel 1999 è candidato alle elezioni per il Parlamento europeo (Verdi).
Nel 2001 la Yale University (Stati Uniti) adotta per gli studenti del corso di italiano Io speriamo che me la cavo.
Collabora ai quotidiani «Resto del Carlino», «La Nazione», «Il Giorno», «Corriere dello Sport-Stadio».
Le sue opere sono state tradotte in Olanda, Grecia, Francia, Ungheria, Svizzera, Germania, Giappone.
D’Orta vive e lavora a Napoli.


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All'epoca il libro creò un caso letterario: erano veramente dei bambini quei testi o erano stati "abbelliti" dal D'Orta?....

e.... perché, pur dando un'immagine di napoletanità solidale, ne amplificava gli errori lessicali, con un divertito richiamo all'intolleranza del lontanissimo Nord...

troppo perfetto per essere farina del sacco dei bambini di Arzano????....

Bravo D'Orta
che ci fece divertire e conoscere una Napoli e un Sud delle periferie....
maleodoranti ma dignitose...
sgarrupate.... ma ironiche e solidali....

Lu(a
09-05-2003, 22.18.13
Il libro lo comprai quando ero alle elementari, suggeritoci dalla maestra di italiano, cel'ho ancora! :) L'avro letto tantisisme volte.

succhione
09-05-2003, 22.40.11
Originariamente inviato da Lello

Mi dispiace puntualizzare Succhio, ma è presa dal libro omonimo di Marcello D'Orta...
un caso letterario del 1990 uscito per i tipi Mondadori....

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...ben venga la puntualizzazione...
..il film ha reso popolare quello che D'Orta scrisse....
...il "cuscino" tra la sofferenza e la spontaneità...i bambini...